martedì 29 maggio 2012

4. BONIFICA  ACCIAIO

Con il termine bonifica si intende un insieme di trattamenti termici che si effettuano a particolari tipi di acciai e che consiste in una tempra seguita da un rinvenimento. La bonifica acciaio, in inglese quenching, è un trattamento riservato ad organi destinati ad agire sotto un carico elevato infatti viene eseguita per aumentarne le caratteristiche meccaniche.

Tempra: trattamento atto ad ottenere una struttura completamente martensitica, tale da conferire all'acciaio la durezza massima ottenibile, a scapito della resilienza. Tale trattamento viene effettuato scaldando il materiale sino ad una temperatura superiore ad A3 e raffreddandolo rapidamente. Il trattamento di tempra viene abitualmente associato ad un rinvenimento (per approfondimenti vedere blog TEMPRARE_hots180879).
Rinvenimento: con il termine rinvenimento si definisce il trattamento termico che consiste nel riscaldamento dell'acciaio ad una temperatura inferiore a quella di tempra seguito da un raffreddamento in acqua o in olio. Lo scopo è di conferire all'acciaio una struttura più duttile e malleabile, con un conseguente abbassamento della durezza e una diminuzione della fragilità.

Di seguito sono riportati i grafici qualitativi della temperatura in funzione del tempo per i singoli trattamenti.

Tempra               Rinvenimento                    Bonifica


3. BONIFICA  DELL'AMIANTO

I prodotti  che contengono l'amianto subiscono, con il passare degli anni, un invecchiamento naturale causato da interventi di manutenzione, di riparazione, ecc.; in questi casi si può generare un inquinamento ambientale a seguito della possibile dispersione in atmosfera di fibre.     
Non sempre l'amianto, però, è pericoloso: lo è sicuramente quando può disperdere le sue fibre nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilavamento di acqua piovana.
La cessazione dell'utilizzo dell'amianto ha fatto sì che l'esposizione a questo inquinante si sia spostata dall'ambiente di lavoro a quello di vita.
La legge 6 settembre 1994 individua tre precise tecniche di intervento obbligatorie nel caso in cui il tecnico, che ha svolto il censimento e valutato il rischio, abbia provveduto a dichiarare il materiale contenente amianto come particolarmente pericoloso in ordine alla sua conservazione e facilità di frantumazione o polverulenza. Tutte le tecniche prevedono, prima di ogni altro intervento, l’imbibizione ed il fissaggio delle fibre in fase di distacco con prodotti incapsulanti.
I metodi di bonifica indicati sono: rimozione, incapsulamento, confinamento.
a) Rimozione: comporta l' eliminazione di ogni potenziale fonte di esposizione
b) Incapsulamento: questa procedura consiste nel trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che hanno sostanzialmente la funzione di:
·        inglobare le fibre di amianto;
·        ripristinare l'aderenza al supporto;
·        costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta.
c) Confinamento: consiste nella sovrapposizione di uno strato rigido al materiale contenente amianto destinato a proteggere e inertizzare lo stesso materiale impedendone l’avanzamento del degrado e la polverulenza.

Normativa
Legge Ordinaria n.257 del 27/03/1992 norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto.
D.M. del 06/09/94 Normative e metodologie tecniche di applicazione dell'art. 6, comma 3, e dell'art. 12, comma 2, della legge 27 marzo 1992, n. 257, relativa alla cessazione dell'impiego dell'amianto.
D. Lgs. 152 del 3/4/06 “Norme in materia ambientale”.
D. Lgs. 81 del 9/4/06 “Attuaz. Art. 1 L. 123/07 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” “Titolo IX Capo III “Protezione dai rischi connessi all’esposizione all’amianto” (in sostituz. Art. 34 D.Lgs. 277/91).
L.R. 30 del 14/10/08 “Norme per la tutela della salute, il risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto”.

Amianto - Le morti silenziose  (BLUNOTTE)

L'amianto (Raiscienze)


Per altre informazioni su BONIFICA AMIANTO.

lunedì 28 maggio 2012

2.  BONIFICA  IDRAULICA

La bonifica idraulica riguarda comprensori che sono, in genere, terreni pianeggianti nei quali la mancanza di pendenza rende lenta la circolazione idrica con conseguente ristagno di acqua (terreni paludosi, acquitrinosi ecc.). Per approntare un progetto di bonifica idraulica è necessario realizzare tutta una serie di rilevamenti (topografico, geologico, della falda freatica) e di dati relativi alle precipitazioni; a seguito di questo studio preliminare e di ulteriori considerazioni economico-tecniche sul comprensorio si può stabilire a quale metodo di bonifica sia opportuno fare ricorso. I metodi fondamentali sono: la bonifica per prosciugamento, cioè per abbassamento del livello dell'acqua sino a raggiungere il prosciugamento permanente del terreno, e la bonifica per colmata, cioè innalzamento del livello del terreno al di sopra di quello dell'acqua, in particolare colmando con sedimenti le parti più depresse.





1. BONIFICA  AGRARIA


La bonifica agraria è il complesso delle opere e dei lavori che si debbono eseguire per rendere produttive le terre infruttifere e insalubri. 
L'attuazione di una bonifica   agraria consta in generale di due fasi successive: rimozione delle diverse cause che impediscono l'utilizzazione agricola dei terreni; regolazione, mediante opportune sistemazioni idrauliche, delle acque di circolazione superficiale onde ottenere uno sviluppo ottimale delle colture, limitando nel contempo i fenomeni erosivi. Alla prima fase appartengono le operazioni di diboscamento, di decespugliamento, di spietramento, di spianamento e dilivellamento (tutte eseguite ormai con mezzi meccanici) e quelle, più complesse, soprattutto per il loro necessario prolungarsi nel tempo, di risanamento dei terreni salati, dunosi, torbosi. 





mercoledì 9 maggio 2012

FRANCOBOLLO

Decennale della marcia su Roma
Emesso il 27 ottobre 1932

PUBBLICITA'

Immagine di propaganda che rappresenta Mussolini dopo le bonifiche delle paludi 


MITOLOGIA e BONIFICA

Gli architetti dell'economia atlantica, con la loro formazione classica, trovarono in Ercole - il mitico eroe dell'antichità che si conquistò l'immortalità compiendo le dodici fatiche - un simbolo di potenza e di ordine. Le fatiche di Ercole erano il simbolo dello sviluppo economico: non solo il disboscamento del territorio, la bonifica delle paludi e lo sviluppo dell'agricoltura, ma anche l'addomesticamento degli animali, l'istituzione del commercio e l'introduzione della tecnica. 

Seconda fatica: L' idra di Lerna       
Gustave Moreau
La seconda fatica di Ercole fu di liberare la regione della città di Argo da questo serpente gigantesco, acquatico che faceva stragi di greggi e colture e uccideva col fiato uomini. Aveva il corpo di cane e nove teste di serpente tra cui una immortale.  Ora, la natura pericolosamente varia del drago ben si adatta ad un luogo altrettanto pericoloso e vario, la palude, dove si mischiano acqua e terra, dove possono apparire fuochi fatui e dove è malsana e pericolosa perfino la stessa aria. Era inattaccabile e l’inutilità della lotta, eccetto per Eracle, era rappresentata dal fatto che, al posto di ogni testa tagliata ne ricrescevano due.Eracle uccise dapprima un granchio gigantesco, custode del luogo, poi, nella lotta, fu aiutato dal nipote tebano Iolao, che bruciò le ferite con tizzoni ardenti per evitare che ricrescessero le teste. Alla fine riuscì a recidere la testa immortale.
Spesso se ne interpreta l’uccisione come la bonifica di un territorio, cioè con il suo prosciugamento e con l’irregimentazione delle acque.

Sesta fatica: le stalle Di Augia
Augia, figlio di Helios era re sulla costa occidentale del Peloponneso e possedeva il più ricco allevamento del mondo. Il suo regno era una signoria del Sole deponente, il mondo degli Inferi . Euristeo ordinò ad Eracle di recarsi là e di liberare le stalle di tutto il paese dal letame che appestava l’aria del Peloponneso. Questo lavoro doveva essere compiuto in un solo giorno. Infestate da un letame trentennale che Ercole bonificò deviando il corso dell'impetuoso fiume Alfeo.

giovedì 3 maggio 2012

Narrazioni  


Nella letteratura:


"UN  UOMO  SOLO" di Angelo Michele Cozza
[...] Fuggito dagli altri, sposato te stesso,
rintanato da tempo nel tugurio dei giorni
uno fiume in magra dentro ti corre
detriti di sangue sedimentano,
stagna una tremore in arterie spossate;
un affievolire di flussi ti stanca di essere vivo;
vano aspetti la bonifica di un sorriso,
una interiore implosione di palpiti
uno scoppio di riso da labbra mute...[...]

Poesia completa al link   "UN UOMO SOLO"


Nelle favole:


C’era una volta un ragazzino che viveva con la sua famiglia in una bellissima casetta ai piedi di un enorme montagna. [...] Un giorno sentì dentro di sé che per tornare a vivere realmente e in piena armonia con se stesso la sua vita, doveva intraprendere un viaggio.  [...] Finalmente arrivò alla fine di questo sentiero scavato nella roccia dalle piogge invernali e trovò davanti a sé un cunicolo oscuro. [...] Ad un certo punto raggiunse il centro della montagna. Lì scoprì un piccolo tempietto abbandonato e quasi totalmente distrutto. La paura e il dolore non erano terminati ma il ragazzo si abituò a loro come se aveva accettato la loro compagnia. Capì che il suo lavoro non era alla fine ma era appena cominciato e decise di effettuare una bonifica di quel luogo sotterraneo. Cominciò a ripulire secoli di stagnamento e di accumulo di detriti abbandonati a se stessi. [...] Nel bonificare queste zone avvertì una sensazione fortissima, mai provata, un dolore che lo straziava al punto tale da farlo piangere. [...] Un giorno si accorse che aveva finito di ripulire da cima a fondo tutta quella città sotterranea e si accorse che quel dolore che sentiva, così forte, così distruttivo, era ormai solo un ricordo del passato. Soddisfatto del lavoro compiuto decise di restare ancora un po' lì sotto, per godersi quella dolce sensazione che si avverte alla fine di una tempesta. Allora capì che senza tutto questo dolore, provato in passato, non avrebbe provato questo stato di serenità e pace. Decise di uscire dalla montagna, ma si accorse che non era mai uscito dalla sua stanzetta. Capì che era stato dentro se stesso, capì che quella energia che lo spingeva era il soffio eterno che era dentro di lui. Avvertì una bellissima sensazione, come se fosse cambiato, come se niente più lo avrebbe turbato. Ora sentì la gioia e l'amore nel suo cuore e capì che era necessaria una profonda pulizia interiore, trascurata da molto tempo, per apprezzare a pieno il miracolo della creazione.
                                                                       Vito Incorvaia

Citazioni poetiche:

Non c'è solo la bonifica degli ordini da fare,
c'è anche l'urgenza di compiere quella dei cuori,
abituarsi alla comprensione invece che al giudizio,
all'apertura invece che alla chiusura,
vivere la pace non come un'idea
ma come il ritmo stesso della nostra vita.
Susanna Tamaro


Nei fumetti:


Tratti dal sito www.bonificavm.it



Nella musica:

"LA GRANDE BONIFICA"       Terzo Singolo ufficiale tratto dal disco "L'inconcepibile"